Profilometria Laser

dott.ri Vincenzo Renda & Dario Giuffrida (ricostruzione 3d)



La profilometria laser si è rivelata una tecnica efficace per la caratterizzazione dei substrati in termini di morfologia superficiale, in quanto si riescono ad apprezzare variazioni di spessore dell’ordine di circa 10 micron e in questo modo viene raggiunta una notevole precisione nella descrizione di microelevazioni o microcrateri, dalla quale viene ricavata la massa di metallo ablata, parametro che fornisce una stima quantitativa sulla deposizione eseguita. Per validare il metodo, è stata costruita una curva di calibrazione ablando alcuni target di Ag e Au per degli intervalli di tempo noti e scansionandone successivamente la superficie.
Tramite software MATLAB i volumi dei crateri sono stati quindi ricostruiti dalle misure profilometriche, ed è stato possibile calcolare la massa ablata dai target. Riportando la massa ablata per impulso contro il numero di impulsi, e applicando una regressione di tipo lineare, è stato possibile ricavare la massa ablata media per singolo impulso dalla pendenza della retta di regressione. La profilometria si è dimostrata utile anche nel campo della realizzazione di modelli virtuali per la fruizione di Beni Culturali. Sono stati realizzati dei modelli 3D da dati profilometrici acquisiti su vari campioni di tessuti egiziani e due monete in bronzo: la più antica e può essere datata all'epoca della Seconda Guerra Punica (218-220 aC), la più recente è un denario del Regno di Gerusalemme del XII secolo, trovato in un tesoretto sepolto a Reggio Calabria nel XV secolo.
Le due monete, molto importanti sia dal punto di vista storico che numismatico, non sono facilmente leggibili. Il contributo della nuova tecnica ha permesso di confermare le attribuzioni e rendere più comprensibile la tipologia monetaria.


Figura 1: Esemplificazione del processo di elaborazione dei dati profilometrici.


Restituzione tridimensionale di una delle monete analizzate.