Descrizione e obiettivi del progetto


Responsabile di progetto
Ricercatore CNR
ponterio@me.cnr.it


Il progetto STBIC (Scienza e Tecnologie per il Recupero e la Fruizione di Beni Culturali) è un programma formativo post-lauream nel campo dei Beni Culturali, varato nel 2018 dall'IPCF-CNR di Messina e finanziato dal Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo (FSE Sicilia 2014/2020).

Al fine di garantire un approccio multidisciplinare integrato, richiesto dall'eterogeneità e complessità del patrimonio culturale italiano (archeolgico e storico-artistico) e necessario a tutti i livelli di intervento (analisi, datazione, salvaguardia, restauro, valorizzazione etc.) il programma è indirizzato a giovani laureati nelle più diversificate discipline (chimica, fisica, archeologia, ingegneria dei materiali, informatica per le discipline umanistiche etc.) e si concretizza nella messa a sistema di competenze diversificate, già presenti all'interno della struttura proponente che spaziano tra fisica, chimica, ingegneria e metodologie spettroscopiche (volte alla progettazione e caratterizzazione di materiali innovativi nano strutturati da impiegare nel settore dei Beni Culturali), con il fine di individuare e costruire uno scenario strategico per la gestione a più livelli del Bene Culturale stesso.

Sulla base delle esperienza maturata in questo ambito dall'IPCF, gli obiettivi che ci si propone di raggiungere sono di definire dei criteri operativi che guidino:
- nell'analisi e nella caratterizzazione del bene e del suo stato di conservazione;
- nella individuazione delle azioni necessarie utili alla sua conservazione e/o messa in sicurezza;
- nella progettazione di nuovi materiali e messa a punto di processi innovativi utili ai punti precedenti;
- nell'utilizzo di tecniche 3D per la scansione di beni e la conseguente digitalizzazione e fruizione in ambiente web;
Perseguire questi obiettivi richiede la specializzazione delle giovani competenze e la realizzazione di una serie di iniziative progettuali concatenate o contestuali che, muovendo dall'analisi dei materiali e/o dalla valutazione del loro eventuale stato di degrado giunga alla elaborazione di una strategia di conservazione e di fruizione degli stessi. Le tecniche spettroscopiche si inseriscono a pieno titolo in questo settore grazie alla loro capacità di caratterizzare i materiali in maniera non invasiva. Negli ultimi anni, inoltre, lo sviluppo tecnologico ha portato alla realizzazione di strumentazione portatile molto performante. E' possibile, quindi, caratterizzare i beni direttamente in loco, senza la necessità di effettuare prelievi o spostamenti che potrebbero danneggiare le opere stesse.

L’IPCF di Messina ha individuato come punto di partenza dell'azione proposta la presenza di consolidate competenze, presenti al suo interno, in ambito di progettazione e realizzazione di materiali micro e nano strutturati (substrati, colloidi, gels..) che possano svolgere un ruolo importante sia in fase di caratterizzazione e di diagnostica dell'oggetto, che in fase di conservazione dell'oggetto stesso (pulitura di superfici soggette ad attacchi di differente natura; consolidamento, etc.). Inoltre l'utilizzo di metodologie spettroscopiche avanzate e strumentazione all'avanguardia sia da banco che portatile, già in uso presso i laboratori IPCF fornirà informazioni dettagliate e fini sulla natura e lo stato dei vari manufatti sotto indagine. Come momento centrale nel percorso di ricerca, e trasversalmente all'idea progettuale, si pone l'azione sinergica tra le competenze scientifiche, di cui è dotato il soggetto proponente e da trasferire ai borsisti in formazione, ed i soggetti che a vario titolo operano nel settore della tutela (v. Soprintendenze, Musei, etc.), si mira cioè alla realizzazione di un network operativo all'interno del quale competenze scientifiche ed umanistiche riescano a dialogare tra loro avendo come fine comune una buona gestione del bene dalla conoscenza alla fruizione. Coerentemente alla sua connotazione chimico-fisica IPCF incentrerà il percorso formativo sul trasferimento di competenze di sintesi e produzione di nanomateriali per il consolidamento, la protezione e la manutenzione di beni culturali. ln particolare si trasferiranno competenze circa la produzione di nanoparticelle metalliche, a semiconduttore e ibride su superfici per ablazione laser, evaporazione da fasci elettronici e altri meccanismi di sintesi chimica. Verranno studiate e implementate le prestazioni di tali materiali ai fini della diagnostica e dell'analisi del degrado mediante tecniche spettroscopiche avanzate (microscopie scansione AFM/STM; spettroscopia UV-Vis, micro/nano/Raman, FTRaman, anche in combinazione con trappole ottiche; spettroscopie ad alta sensibilità SERS/TERS, SEIRA) tutto questo diventerà parte integrante del bagaglio tecnico-scientifico del borsista in formazione insieme a competenze di gestione di set di dati, restituzione 3D di singoli oggetti o interi siti archeologici con l'obiettivo di renderli fruibili in spazi web ad hoc progettati.

Il bagaglio dei formandi verrà ulteriormente arricchito di nuove competenze, normalmente lacunose in ambito scientifico, che riguardano le strategie di marketing ed analisi di mercato adattate al territorio di intervento, politiche e progettazione comunitaria al fine di renderli indipendenti nella elaborazione e rendicontazione di un progetto, non come ultimo punto si cercherà di trasferire know-how circa la capacità di relazionarsi con il territorio su cui insiste la proposta progettuale. A tal fine è previsto un piano formativo che include lezioni frontali con presentazioni PPT mirate all'acquisizione di competenze scientifiche specifiche da parte dei borsisti.

DIRETTORE

dott. Cirino Salvatore Vasi, Direttore IPCF CNR

COORDINATORE SCIENTIFICO DEL TEAM BORSISTI

dott.ssa Rosina Celeste Ponterio, Ricercatore IPCF CNR

TUTORS

dott. Francesco Aliotta, Ricercatore IPCF CNR

dott. Sebastiano Trusso, Ricercatore IPCF CNR

dott. Franz Saja, Ricercatore IPCF CNR

dott. Giuseppe Calogero, Ricercatore IPCF CNR

dott. Domenico Lombardo, Ricercatore IPCF CNR

dott.ssa Barbara Fazio, Ricercatore IPCF CNR

 

Posizioni


Posizione Tematica Titolare
n. 1 (Codice CULT.1) Studio e caratterizzazione di materiali utilizzati in reperti di interesse storico ed artistico mediante tecniche spettroscopiche avanzate quali SERS ed RBS. dott.ssa Ruello Giovanna.
n. 2 (Codice CULT.2) Studio e caratterizzazione di materiali utilizzati in reperti di interesse storico ed artistico mediante tecniche spettroscopiche avanzate quali SERS ed approcci chimico-computazionali. dott.ssa Mollica Nardo Viviana.
n. 3 (Codice CULT.3) Sistemi Nano-Strutturati per la Pulitura e la Conservazione di manufatti di interesse Storico-Artistico. dott.ssa Caccamo Maria Teresa.
n. 4 (Codice CULT.4) Studio e caratterizzazione di materiali utilizzati in reperti di interesse storico ed artistico mediante tecniche spettroscopiche avanzate quali NMR ed approcci chimico-computazionali. dott.ssa Giacobello Fausta.
n. 5 (Codice CULT.5) Materiali Nano-Strutturati per la Diagnostica di manufatti di interesse Storico-Artistico.
dott. Renda Vincenzo.
n. 6 (Codice CULT.6) Studio e caratterizzazione di materiali utilizzati in reperti di interesse storico ed artistico mediante tecniche spettroscopiche avanzate quali RAMAN ed NMR. dott. Vasi Sebastiano.
n. 7 (Codice CULT.7) Georadar per la diagnosi nel campo dei beni culturali. dott. Parrotta Francesco.
n. 8 (Codice CULT.8) Utilizzo di software GIS per la gestione del lavoro di ricerca, di analisi, di progettazione e di restauro nel campo dei beni culturali. dott. Giuffrida Dario.
n. 9 (Codice CULT.9) Metodologie di rilievo 3D tramite laser scanner per la diagnosi remota e per la fruizione virtuale nel campo dei beni culturali. dott.ssa Bonanno Sara.