La Chiesa di Sant’Antonio Abate sorge nel quartiere Archi, nella zona settentrionale della città di Reggio Calabria. La prima attestazione della presenza dell’edificio è nota attraverso due diplomi di Giovanna I D’Angiò, databili al 1363, che testimoniano la rilevanza dell’area attorno alla quale gravitava l’importante fiera commerciale di Scaccioti. Tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo, a causa delle numerose incursioni turche nel territorio, la chiesa venne gravemente danneggiata e perse gradualmente la sua importanza in seguito al mutamento delle dinamiche commerciali del territorio reggino.
L’edificio attuale è dunque frutto di una serie di fasi edilizie ascrivibili ad un lungo arco cronologico che dal XIII secolo giunge fino al XX secolo, con gli ultimi interventi di recupero e restauro che risalgono ai primi anni Novanta.
Il lavoro condotto dall’equipe dell’IPCF-CNR di Messina ha avuto come obiettivo la realizzazione di un rilievo aggiornato delle strutture e la conseguente creazione di un modello tridimensionale, fruibile virtualmente. Lo strumento utilizzato è un laser scanner terrestre modello FARO CAM2 Focus3D s 120, con un campo visivo di 305° (verticale), 360° (orizzontale) e un margine di errore di ca. 2 mm; sono state effettuate scansioni tridimensionali a colori, fotorealistiche, con una risoluzione di 70 mpx e sovrapposizione dei colori senza parallasse.
Le caratteristiche architettoniche dell’edificio hanno reso necessaria la programmazione di venti scansioni totali di cui, undici eseguite all’esterno della struttura. Le restanti nove sono state distribuite, in modo sequenziale, all’interno delle navate e delle due cripte poste al di sotto del piano di calpestio. L’elaborazione delle scansioni è stata eseguita attraverso l’utilizzo integrato dei software dedicati FARO SCENE v.18 e JRC 3D Reconstructor, Il modello è stato successivamente esportato in CAD per la realizzazione di piante, sezioni e ricostruzioni delle fasi costruttive.

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